D' Azeglio e la città morta

Dice che Firenze è una città morta…

A Firenze c’è una carenza, sia quantitativa che qualitativa, di spazi comuni, di luoghi aggregativi e di socializzazione. Non parliamo solo di quegli spazi-eventi come il vecchio anfiteatro o i vari palchi dell’estate fiorentina e delle finte notti-bianche, ma anche (e soprattutto) di quelli che dovrebbero essere i luoghi naturali di incontro e socializzazione di qualsiasi città da migliaia di anni a questa parte: le strade, le piazze, i giardini.

In questi anni abbiamo visto un’escalation di misure restrittive per quanto riguarda la vita negli spazi comuni. Si chiudono le logge degli Uffizi, si proibisce di suonare all’aperto senza licenza, si vieta di giocare a pallone o a frisbee nelle piazze, s’impedisce di fatto di poter passare una serata seduti sulle scalinate di una chiesa perché accusati di “bivacco”. Insomma, la spontaneità diventa degrado in questa città colpita da una forte paranoia securitaria. Manco fosse la New York di Taxi Driver, con delinquenti ad ogni angolo…

La realtà è che va eliminato tutto ciò che si teme possa disturbare quell’immagine da cartolina-permanente promossa dal circuito del turismo massificato. Tutti noi che viviamo (a) Firenze (residenti, studenti fuori-sede, immigrati e pendolari) ci dobbiamo nascondere e anche vergognare un po’ se le nostre esigenze rovinano questo bel panorama.

In quest’ottica abbiamo deciso di organizzare un torneo di calcio anti-razzista in piazza D’Azeglio per la ristrutturazione del campetto. Aperto a tutti e in cui parteciperanno squadre rappresentative di alcune comunità di immigrati presenti sul nostro territorio, dal momento che la loro ghettizzazione è un’altra faccia della medaglia di quella politica speculativa che cerchiamo di combattere.

-Per riappropriarci per una giornata di uno spazio pubblico del centro storico.
-Per riaffermare l’importanza della funzione aggregativa della piazza.
-Per riportare il calcio alla sua dimensione ludico-popolare, distrutta dai milioni dei diritti tv, dagli sponsor e dai presidenti affaristi.
-Per dimostrare che il vero degrado non sta nei presunti bivacchi, ma nell’abbandono degli spazi pubblici (il campo di D’Azeglio è ridotto ad uno stato pietoso, del resto non fa parte dell’offerta turistica della città…).

-Riteniamo necessario muoverci per rimettere in discussione i criteri della legalità nella vita di piazza.

L’iniziativa avrà luogo in una Domenica di Maggio. Dopo il torneo, a seguire, festa di piazza. L’incasso di stasera servirà a finanziare questo progetto.


Z.ona T.emporaneamente L.iberata


Firenze, 19 Marzo 2008

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